Lyrics

Don Giovanni A cenar teco M'invitasti e son venuto! Non l'avrei giammai creduto; Ma farò quel che potrò. Leporello, un altra cena Fa che subito si porti! Ah padron! Siam tutti morti. Vanne dico! Ferma un po'! Non si pasce di cibo mortale Chi si pasce di cibo celeste! Altre cure più gravi di queste Altra brama quaggiù mi guidò! La terzana d'avere mi sembra, E le membra fermar più non so. Parla dunque! Che chiedi? Che vuoi? Parlo; ascolta! Più tempo non ho! ecc. Parla, parla, ascoltando ti sto, ecc. E le membra fermar più non so, ecc. Tu m'invitasti a cena, Il tuo dover or sai, Rispondimi: verrai tu a cenar meco? Oibò; tempo non ha, scusate. A torto di viltate Tacciato mai sarò. Risolvi! Ho già risolto. Verrai? Dite di no! Ho fermo il core in petto. Non ho timor: verrò! Dammi la mano in pegno! Eccola! Ohimè! Cos'hai? Che gelo è questo mai? Pentiti, cangia vita, è l'ultimo momento! No, no, ch'io non mi pento Vanne lontan da me! Pentiti, scellerato! No, vecchio infatuato! Pentiti! ecc. No! ecc. Sì! No! Sì! No! Sì! Sì! No! No! Ah! tempo più non v'è! Da qual tremore insolito Sento assalir gli spiriti! Dond'escono quei vortici Di foco pien d'orror? Tutto a tue colpe è poco! Vieni, c'è un mal peggior! Chi l'anima mi lacera? Chi m'agita le viscere? Che strazio, ohimè, che smania! Che inferno, che terror! Che ceffo disperato! Che gesti da dannato! Che gridi, che lamenti! Come mi fa terror! Tutto a tue colpe, ecc. Chi l'anima, ecc. Che ceffo, ecc. Ah!
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