Lei è (feat. Oracolo Ubriaco)

Lei è l'ombra che segue ogni mia orma E trasforma le preghiere in un'orgia Di parole distese nella tomba Delle pretese (è un grido d'aiuto muto ad un mondo sordo), È quando guardo il riflesso del mio volto distorto Allo specchio e non lo riconosco, È quando sono disteso sul letto con un peso nel petto Mai espresso è voler essere diverso, Essendo uguale ad ogni altro, tranne che a se stesso, È il non senso d'essere immerso in un immenso universo, Senza vederlo e nel quale mi sento perso, È un'altra notte in bianco, È quando faccio a botte e spacco le nocche Contro le maniglie delle porte tentando di aprirle È il disagio esistenziale, Un cane randagio nero, un pensiero suicida, Unica via d'uscita, è la vita che sfugge fra le dita È colei che distrugge la meta, una cometa di ghiaccio Che gela un altro pagliaccio un laccio emostatico sul braccio Un rapido brivido che rapisce lo spirito È chi subisce il senso di colpa e si odia ogni cazzo di volta, È un pazzo con una scure che oscura le sue bravure, È le torture più cupe, una lacrima sulla guancia, L'anima che si squarcia, la perdita dei sogni, Di ogni energia illusione e speranza, La visione di un amore che lei non ricambia, È la mente che brancola nel buio, Una tarantola sul muro È un ricordo che fa da contorno ad un altro giorno non vissuto, È un uomo disilluso già morto che trascina il suo corpo, È ogni rima su questo foglio, È quando guardo le stelle e Vedo solamente un ammasso inerme, È la sensazione d'oppressione dentro il ventre, La nebbia che prende tutto, È il lutto che echeggia e pulsa nella tempia, È una corsa senza sosta per scappare Dall'onta che essa stessa porta, È un onda che inonda di rugiada rossa, È acquaragia che cancella ogni cosa bella, È voglia di violenza, la lenza che non si allenta, Una presenza che spia dalla serratura, Sia quel che sia, ma come faccio a non aver paura?