Lyrics

Il mercato dei cambi è ancora in fibrillazione per l'apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro Ieri la valuta giapponese... Il mercato è un mammifero strano Senza niente di umano è una cosa che cresce Che ogni giorno diventa più grosso Una crescita abnorme smisurata tutta forme Come una donna sempre incinta di se stessa Il mercato è un neonato opulento Ossequiato dal mondo è un bamboccio gonfiato Che ingrassa anche senza nutrice Non ha alcun bisogno né di cibo né di sogno Siamo noi tutti la sua grande incubatrice La chitarra suonava Ogni nota passava straziante dal petto e dal cuore Era un urlo di rabbia Però stranamente era anche un canto d'amore Era un ritmo così sconvolgente Per il corpo per la mente E la sala scoppiava di gente e di grande allegria Quella notte era mia La chitarra suonava Senza smettere mai Ed ognuno di noi si sentiva così liberato Senza rendersi conto Che anche lì si imponeva la follia del mercato Il mercato è il demonio, il mercato è Dio Il mercato è il demonio, il mercato è Dio Il mercato è uno squalo gigante Sempre più onnipotente Così bieco e spietato non ha impedimenti morali Ha travolto il nemico nella furia del suo gioco Uno alla volta si è sbranato gli altri squali Il mercato è un ordigno innescato Un circuito completo È la grande invenzione è l'atomica dei più potenti È una competizione tra le più disumane Senza pietà per il massacro dei perdenti La mia moto correva Il mio corpo vibrava felice più forte del vento È una grande emozione Sentirsi immortali anche fosse in un solo momento Era un senso di grande furore che è difficile da spiegare Io volevo mordevo l'asfalto ero come in balia Di una grande euforia La mia moto correva ero solo al comando Mi sentivo fuori dal mondo così realizzato Senza rendermi conto che anche in me stravinceva La follia del mercato Il mercato è il demonio, il mercato è Dio Il mercato è il demonio, il mercato è Dio Lui... lui il mercato, è dovunque... niente gli sfugge È avido e insaziabile, non si accontenta mai È Lui, che determina tutto con la sua quotidiana presenza Gli scontri politici sono diventati un lusso, un gioco da salotto Non c'è individuo né formazione politica che possa opporsi alla logica di questo grande invisibile burattinaio Che tira le fila del nostro mondo Ma se un giorno Lui di colpo sparisse? Se di colpo ci trovassimo esclusi da questo meccanismo perfetto così al da fuori di qualsiasi morale? In fondo è Lui, che ha realizzato i sogni dei nostri padri procurandoci benessere e ricchezza Non c'é niente da fare, oggi come oggi un paese che rifiuta la sua logica, rischia di diventare un paese povero Un paese che l'accetta con allegria, non solo rischia l'aumento dello squilibrio nella distribuzione della ricchezza Ma peggio ancora, l'annientamento totale delle coscienze Insomma, un uomo oggi non ha neanche la possibilità di schierarsi decisamente a favore, o contro di Lui Incredibile! Forse... forse se lo si sa, se ne si è consapevoli, si può praticare questa realtà Senza pretendere di risolvere le cose con un sì o con un no Ecco la grande sfida Allenarsi a vivere senza certezze, con la certezza che qualche cosa possa nascere da questa nostra contraddizione Allora forse, magari a fatica, troveremo altre risorse, allora forse si ritorna a sognare A pensare, perché l'individuo non muore Resiste fra tanto frastuono E si muove nel dubbio Che in fondo è da sempre Il destino dell'uomo E pian piano ritorni a esser vivo Presente, più reattivo La tua mente rivede affiorare in un mondo sommerso Un percorso diverso L'individuo non muore Cerca nuovi ideali E riprova l'antica emozione Di avere le ali, di avere le ali (Il mercato è il demonio) Di avere le ali (Il mercato è Dio) Di avere le ali (Il mercato è il demonio) Di avere la ali (Il mercato è Dio)
Writer(s): Giorgio Gaberscik, Alessandro Luporini Lyrics powered by www.musixmatch.com
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