Credits
PERFORMING ARTISTS
Lorenzo Vizzini
Performer
COMPOSITION & LYRICS
Lorenzo Vizzini
Songwriter
Lyrics
Aveva appena smesso il temporale
Ero andato via da scuola e c'era il sole sulle case
Camminavo tra le erbacce e le Peroni consumate
Una croce di sei metri sorvegliava la città
Fumavo Lucky Strike sotto un altare
E Ragusa era negli occhi come un quadro da guardare
Già sognavo lunghi viaggi e corpi caldi da baciare
Cominciavo a diffidare della mia moralità
Ma tra le due e le tre mi alzavo sempre
Tra le due e le tre di notte mi svegliavo quasi sempre
E iniziavo a immaginare
Chissà cosa mi aspetta
Se avrò due scarpe nuove
Se scriverò canzoni
Se incontrerò l'amore
Chissà se sarò padre
Se avrò una casa al mare
Se un giorno perderò
L'ingenuità
Tu fammi diventare più cattivo, per favore
Mio Signore
La croce è sempre lì che sta a guardare
E Ragusa per fortuna con il tempo è sempre uguale
Certe sere quando è inverno ricomincio a immaginare
E il paesaggio di provincia mi somiglia a un luna park
Io invece sono l'unico a cambiare
Non ho più le stesse scarpe, non mi so più emozionare
Cerco sempre nuove labbra per illudermi di amare
Ho finito tutti i sogni, non ho neanche Lucky Strike
L'insonnia invece resta e non va meglio
E così alle tre di notte sono quasi sempre sveglio
E ritorno a immaginare
Magari è solo questo
Il trucco del piacere
Non credere agli inganni
Di spirito ed amore
E non sentire niente
Né il bene, né il dolore
Smarrire sensazioni e ingenuità
Io voglio stare qui così distante dalle cose
Sotto l'ombra di una croce
Writer(s): Lorenzo Vizzini
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