Listen to Fabrizio by Pigna

Fabrizio

Pigna

Hip-Hop/Rap

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Fabrizio
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COMPOSITION & LYRICS
Fabrizio Pignatelli
Fabrizio Pignatelli
Songwriter

Lyrics

Sto nei quartieri con le scritte sui muri Dove tutti i cristiani lavorano come muli Cristiani si perché c'è fede ma non c'è Dio Nei quartieri dove sto io Casermoni popolari e abitazioni private Crepe sulle pareti e intonaco che cade La descrizione del degrado tra queste strade Condizioni che ci sono è sempre ci sono state Anche dagli interstizi del cemento cresce un filo d'erba Chili d'erba schiacciano i fiori nati dalla merda Che questa vita serva e diventi queen da serva Mentre qui da sempre nasci bimbo e muori belva Droga e puttane la sera Droga e pattume dall'alba Ragazzi che escono a sera Rientrano a casa all'alba Gente che mente: serpente Gente sincera con niente Da chi si sente Gesù, ma in realtà è Giuda, repellente Sputo parole come spari Che diventano letali Le sputo contro infami Ma non tornano leali Ci trattate come schiavi Ma in realtà siamo animali Chiusi in questa grande gabbia Pronti a non darvi un domani Tu che credevi fosse solo uno sfizio Ma il tempo è passato ed è diventato un vizio Nella Milano del pregiudizio Chi cerca di fuggire è sull'orlo del precipizio Chi cerca di cambiare è sull'orlo del baratro In bilico tra salvezza ed un finale macabro Sul filo del rasoio per fili di filigrana Qui conta solo chi conta, l'altra gente non va lontana Non m'allontana nessuno da quello che voglio Come ognuno da ste parti ho solo un sogno Ma non l'incido con la penna su questo foglio Per non farlo distruggere non perché me ne vergogno (Non perché me ne vergogno) Quante volte ho sbattuto la testa contro il muro Quando poi ho smesso di pensare al futuro Quando ho capito che solo il lavoro duro È la via possibile per il successo sicuro Solo così si ottengono risultati Unicamente vita e coraggio mi furono regalati E col tempo dopo drammi ed ostacoli superati Mi sono superato col mio modus operandi E quindi adesso metto in rima su ste pagine Nulla è com'era prima, la fantasia è il mio margine Il mio cuore fragile colma la sua voragine Ed io posso differirmi per contenuti ed immagine Velo bianco di fiocchi sopra il prato La neve raffredda tutto il quartiere addormentato Ma il calore della zona come fosse casa Riscalda il nostro cuore che la mente intasa Irrazionale intelligenza e ispirazione dai prismi Ossia le schiere di palazzi che somigliano a cubismi Ritenere quel che importa la salvezza Mentre sul mio volto si posa una dolce brezza Poi un vento monsonico di ricordi riaffiorati Che soffia col mio pensiero insieme come due innamorati Ritorna la felicità, ritornano i bei momenti In conflitto con quelli che ora sono paura e sentimenti Non dirmi che non la senti, menti La nostalgia dei nostri passi lenti Incidendo queste orme nel tempo Durature, ri-evocabili in qualunque momento Non pensare al passato Fabrizio non pensarci Dopo quello che hai passato Non c'è vizio a rincuorarci Ma sei ancora piccolo Segui il flusso e resta in testa Scala questo picco E aggiungilo alle tue gesta Non montarti la testa Non ne hai motivo Affiancati solo a chi resta A chi non fa il divo E ricorda che se ogni giorno è festa Anche il tuo animo resta Vivo
Writer(s): Fabrizio Pignatelli Lyrics powered by www.musixmatch.com
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