É tardi, ma poi neanche tanto
Le tre cosa vuoi che siano
L'ora in cui le puttane vanno a lavoro
L'ora in cui i sogni vanno a fanculo
E niente, ancora ancora ancora è giorno
E forse sono tre le notti che non dormo
Sul letto solamente confezioni di xanax
E qualche sigaretta che poi neanche mi fumo
Perdevamo i giorni tra certezze e aspettative
Rubando le parole ai poeti del mio vivere
Urla, strazia, canta che la notte non dimentica
Che tutto passa come
St'altra inutile domenica
É presto, ma poi neanche tanto
Le sette cosa vuoi che siano
L'ora in cui i bambini se ne vanno a scuola
L'ora in cui gli adulti cercano lavoro
E niente, ancora ancora ancora è notte
E forse sono tre che no, non te ne fotte
In bagno c'e' soltanto uno spazzolino
E tu che ormai, mi guardi da lontano
Perdevamo i giorni tra certezze e aspettative
Rubando le parole ai poeti del mio vivere
Urla, strazia, canta che la notte non dimentica
Che tutto passa come
St'altra inutile domenica
Eh ciao... senti io stasera non sono a casa
Quindi passa pure a prendere le tue cose
E lascia le chiavi sul tavolino
E alla fine siamo stati solo una parentesi
Aperta e chiusa sempre dai miei limiti
Ma io in matematica non sono stato bravo mai
A stento le addizioni mi venivano
Ed ora siamo solo due stronzi che
Hanno ricominciato a vivere
Tra poco e mezzanotte, le palle tutte rotte
Un giorno va cosi', è gia' di nuovo lunedi'
