Top Songs By Grungi Aiax
Credits
COMPOSITION & LYRICS
Matteo Aiazzi
Songwriter
Gabriele Pratesi
Songwriter
PRODUCTION & ENGINEERING
OUJIA STUDIO
Recording Engineer
Lyrics
Nei film americani vincono solo i buoni
E io ho sempre tifato per i cattivi
Anche i criminali si sentono soli
Anche loro hanno dei cani e degli amici
Ma in un mondo dominato dalle convenzioni
Dove il denaro e la rete sono i nuovi divi
Influenzano le tue opinioni con vuoti miti
Cambiando i valori che condividi
E sono stanco del solito modello col sorriso bianco
Dell'alunno perfetto al primo banco
Del ricco che brinda col vino bianco
Del boomer su insta dal viso santo
C'è più onore nel volto di una puttana
Col nobile rimorso di una vita amara
O nel nomade viaggiare di chi è senza casa
O di chi su zattere sul mare verso terra vaga
Ho perso il conto dei giorni
Che 'sta realtà rende brutti
Perché nel mondo di oggi
La verità veste Gucci
Tutti a seguire la moda
A imitare la copia, a servire gli eroi
Ma una firma non vale una coda
Non vivrò d'automa, non mi inchinerò a voi
Ville ne vedo mille in mano a chi celebrate
Vince e poi rivince colui che venerate
Finte sono finte queste azioni ardite
Aman tutti Achille ma io scelgo Tersite
Poiché i giusti non sono quelli che seguono i valori
Imposti dalla società e dalle sue chiuse tradizioni
Ma quelli che sebbene siano brutti ed inferiori
Riescono a non cadere e ad avere pensieri propri
Ogni vostro eroe è così perfetto e la perfezione così inumana
Quello che cerco è il sentimento e la sua attuazione quotidiana
Perché all'eroe bello e forte preferisco Don Chisciotte
In casa mia ho solo un poster quello di Luigi delle Bicocche
Il superuomo è straordinario, serio e mai emancipato
E' fiero e non cerca riparo
Ma io lo trovo scontato, vuoto e demotivato
Perché amo ciò che è vero e spontaneo
Il mio è uno strano elogio dell'ordinario
Ho perso il conto dei giorni
Che 'sta realtà rende brutti
Perché nel mondo di oggi
La verità veste Gucci
L'eroe è solo il riflesso di ciò che la società ha stabilito sia giusto
La vera giustizia ha l'aspetto di un povero che esulterà ad ogni mito distrutto
Ad idolatrare siamo già pronti
Dentro ad un reame di fantocci
Dove tutti sanno fare gli acconti
E nessuno sa apprezzare i tramonti
E affinché la speranza non si affievolisca
Ci vuole un antieroe, un anticonformista
Che difenda gli ultimi e porti in guerra i sudditi
Conto ogni reggenza che li schiavizza
E non avrà l'onore o la furia d'Achille
Non avrà il valore o la forza d'Ercole
Non avrà l'ardore che infiammava i mille
Non avrà un nome beato e celebre
Non avrà una voce autorevole
Non avrà corone con cui incoronarsi
Ma avrà la decisione per non cedere
All'imposizione di omologarsi
Lui sarà molto coerente
Perché andrà controcorrente col corpo dolente
E il volto percosso da sempre
Ma mai reso schiavo dal conto corrente
Sarà come Tersite che criticò l'etica del suo mondo disumano
Essere un vile nell'epica omerica è un grande atto rivoluzionario
Eppure Tersite non lo si elogia nessuna festa è in suo nome
Non gli è concessa la gloria e nemmeno la congratulazione
Perché così va la storia: viene ricordato l'eroe
E persa la memoria di chi ha reso il mondo migliore
Ogni vostro eroe è così perfetto e la perfezione così inumana
Quello che cerco è il sentimento e la sua attuazione quotidiana
Perché all'eroe bello e forte preferisco Don Chisciotte
In casa mia ho solo un poster quello di Luigi delle Bicocche
Writer(s): Matteo Aiazzi
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