Listen to La Festa Della Liberazione by Appino

La Festa Della Liberazione

Appino

Rock

Music Video

Appino - La festa della liberazione (video live ufficiale)
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Credits

PERFORMING ARTISTS
Andrea Appino
Andrea Appino
Vocals
COMPOSITION & LYRICS
Andrea Appino
Andrea Appino
Composer
PRODUCTION & ENGINEERING
Giulio Ragno Favero
Giulio Ragno Favero
Producer

Lyrics

La festa della liberazione da questa voglia di serenità E da quelli ubriachi di belle parole, da quelli sbronzi d'autorità Come mio nonno minatore di verbi e congiuntivi di nessuna utilità Di rispetto per sé stessi e per gli altri, praticamente l'infelicità E questi bambini, pimpanti e codardi, che hanno già perso la verginità L'imene rotto, della meraviglia nessuna scintilla, una sega a metà La festa della liberazione, ce ne son molti di cui mi libererei A cominciare da quelli di famiglia, dai tarli che mi han regalato i miei Dalla voglia di cascare sempre in piedi, dalla tua scuola, dall'università Che ti ha insegnato soltanto ad imparare per imparare, e adesso che si fa? E mia sorella, arrizzacazzi per scelta, un piercing sull'ombelico e sei una celebrità In questo paesino di grandi repressi, pochi e squallidi amplessi, la mediocrità La festa della liberazione da tutti gli atei, compreso il sottoscritto Io prego molto, ma molto di più di chi si inginocchia e prega il soffitto E passo ore, giorni, mesi a pensare, "Le stelle non guardarle mai" Ho paura di vederlo spuntare, sorride e dice, "Appino, che cazzo fai?" E la marcia nuziale di tutti è un aereo che passa e lascia una scia Che divide il cielo da quelli buoni e da quelli che han bisogno della polizia La festa della liberazione da questo talento di perdonarmi tutto E perdono gli altri solo se è comodo a me, Dio, quante balle che mi son detto E che ho detto a tutti quanti voi, invitati a casa mia e poi lasciati fuori E mia sorella piange di nascosto, la sua ragazza le ha detto, "Muori!" E tutti i maschi del paese sono in tiro, nell'attesa si picchiano per toccarsi un po' Quant'è brutta tutta questa campagna, la gente si lagna e nemmeno un falò Mentre al centro han rubato il senso, centrare un bersaglio è quello che vorrei Come mio padre 34 anni fa, una vita ad allontanarlo e diventare come lui
Writer(s): Andrea Appino Lyrics powered by www.musixmatch.com
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