Lyrics

Ci sono giorni che mi assento dalla vita regolare Mi rifugio dentro i bar di un quartiere popolare Mi allontano un po' dal centro, ho bisogno di scappare Da certe persone vuote, sole ed abitudinarie Beh, ho paura della società in cui vivo Figli della notte, siamo schiavi della noia Mi spaventa che si usi un diversivo Appiccicati come gomme sulle vetrine dei social Noia, annoiami, ma toglimi le dipendenze Abusiamo dell'abisso di uno schermo sempre Sarà che il mondo, in fondo, spaventa anche gli altri È per questo che abbassiamo costantemente gli sguardi Ho bisogno di una piattaforma personale Che mi avvicini alla vita reale E più ci penso più ho paura, ho paura di me Che resto ore sopra il cellulare A casa con le facce imbambolate E più ci penso più ho paura, ho paura di te Sarà la frustrazione a lapidarci con le pietre Ora che siamo prede intrappolate nella rete Ho perso l'interesse, l'attenzione si abbassa Dieci amici al tavolo e nessuno che parla Affogo in una vasca di squali e di piranha È l'uccello di Twitter, ma sei tu dentro la gabbia Invecchieremo soli, ma tenendoci a distanza Compratemi un visore per sentirmi anche io abbastanza Distorcendo la realtà, perderò l'identità Nel futuro crescerò mio figlio con TikTok Con la faccia sull'iPad, senza personalità Saremo così freddi e così stupidi da Noia, annoiami, ma toglimi le dipendenze Abusiamo dell'abisso di uno schermo sempre Sarà che il mondo, in fondo, spaventa anche gli altri È per questo che abbassiamo costantemente gli sguardi Ho bisogno di una piattaforma personale Che mi avvicini alla vita reale E più ci penso più ho paura, ho paura di me Che resto ore sopra il cellulare A casa con le facce imbambolate E più ci penso più ho paura, ho paura di te
Writer(s): Vincenzo Boccato Lyrics powered by www.musixmatch.com
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