Lyrics

Passava le giornate a perdere il suo tempo Era poco lo sapeva e lo guardava in silenzio Trascorrere davanti ai propri occhi delusi Piccoli e stanchi, ormai spenti quasi chiusi Si incontrava con la notte per scrivere poesie Ma le rime, già sentite, suonavan litanie E parlavano di storie, di gente comune Descrizioni, difetti e disgrazie opportune In terza persona per poter mascherare Ciò che di se stesso non voleva mostrare A chi di lui conosceva soltanto Cinque corde, una rotta accordate ogni tanto E cantava queste storie ad ingenui passanti Guardando l'orizzonte come fossero distanti E non si curava di avere il permesso Apparire o non esserci valevano lo stesso C'era una volta un matto, non andava mai a dormire Proiettava strane ombre poi le stava a sentire Parlavano di tutto, politica e religione Ma mai della vecchiaia, no, non c'era guarigione E c'era un solo modo per non starle più a sentire Il sole a mezzogiorno le faceva scomparire Se invece stanco provava a spegnere la luce Lo avvolgevano, diceva, come una donna ti seduce E non c'era soluzione non vi era via di scampo Quell'uomo forse matto illuminò e si spense Quell'uomo forse matto illuminò e si spense Quell'uomo forse matto illuminò e si spense Come un lampo
Writer(s): Eugenio In Via Di Gioia Lyrics powered by www.musixmatch.com
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