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COMPOSITION & LYRICS
Simone Guerretta
Simone Guerretta
Songwriter
Alberto Pretto
Alberto Pretto
Songwriter
Enrico Sartori
Enrico Sartori
Songwriter
Manuel Ganderle
Manuel Ganderle
Songwriter

Lyrics

Ciao come stai? dove ti trovi Che fai? Io sto scrivendo Tra blunt e Legrein ammazzo il mio tempo E visto il momento penso... A quale sia il senso, quello più intenso Di un'esistenza grama Chi brama il successo, chi genuflesso Prega indefesso un dio che non ama Ma che ci separa non è l'obiettivo No... nemmeno l'intento Ma il pegno disposti a pagare per esso E ricorda... non è che correndo Abbrevierai la distanza fra te e quel che ami Ma se rimani, rifletterai Che l'essere che ci è concesso Nell'etere è appena un riflesso tra chi eri e sarai Penso a Sayyd in fuga da casa Dalla sua amata terra natia Si fida di un uomo che gli promette Salvezza e ricchezza... Lo porterà via Abbraccia la madre ed il padre Li bacia un'ultima volta... lui non lo sa Poi imbocca la porta, ma prima si volta Guardando ciò che mai più rivedrà Ora è distante, chilometri dalla sua Povera patria, in mezzo al mare Sogna una nave, invece è un gommone Con 100 persone e sta per affondare E negli ultimi istanti rimasti Riflette sulla sua sorte Così lontano da casa, dagli occhi di mamma Così vicino alla morte Dove sei quando si spegne il sole? Quando la linea non prende E pure tu... non trovi le parole Questo viaggio sai, è l'unica speranza Di una casa, del mare Il cielo in una stanza E come va quando non trovi Più nessuno in giro? Quando anche l'ultimo tram L'ennesimo raggiro Quell'incontro mancato Un pensiero perduto Quelle mani che ho stretto alle mie Nostro ultimo saluto La nostra vita è composta di fasi Passeggere e transitorie Ma le sue traiettorie sai Non seguono mai percorsi casuali Le scelte che prendi e che fai Costituiranno le tue memorie Come uragani, nati e creati Da un debole e fievole battito d'ali A volte distanza significa pace Cura per l'anima ed ogni ferita Chi da eremita sconfigge i suoi demoni E torna redento a battaglia finita Altre volte è sinonimo d'ansia, dolore e fatica Chi darebbe in cambio la vita Per aver fra le dita il suo polo opposto, la sua calamita Suonerà strano ma penso ai pinguini Per loro distanza è soccombere o vivere Madri costrette a percorrere miglia Dalla famiglia lontane per mesi I padri restano ai nidi, legati ed uniti per far sopravvivere non loro stessi Ma i piccoli eredi, celati fra i piedi E per questo vivi ed illesi E quando ti chiedi... Per quanto ancora dovremo restare lontani? Quando potremo toccarci le mani Intrecciare legami, ballare, tornare normali Tu pensa ai pinguini o a Sayyd A chi s'è visto negato il domani E sii grato di vivere oggi Gli sforzi di ieri saranno irrisori e banali Dove sei quando si spegne il sole? Quando la linea non prende E pure tu... non trovi le parole Questo viaggio sai, è l'unica speranza Di una casa, del mare Il cielo in una stanza E come va quando non trovi Più nessuno in giro? Quando anche l'ultimo tram L'ennesimo raggiro Quell'incontro mancato Un pensiero perduto Quelle mani che ho stretto alle mie Nostro ultimo saluto
Writer(s): Manuel Ganderle, Simone Guerretta, Alberto Pretto, Enrico Sartori Lyrics powered by www.musixmatch.com
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