Leggera

Ho preso un treno che non so dove va Ci son salito un po' per disperazione, un po' per curiosità Col mio biglietto di andata sicura e ritorno, il ritorno chissà Però ricordo che avevo paura e pioveva che Dio la mandava E non è facile convivere con questa idea D'aver sbagliato tutto E ammettere a me stesso che, se c'è una colpa, è solo colpa mia Che gioco a scrivere canzoni con la penna, il foglio e la malinconia Ma questa è musica leggera Leggera come una bugia Vuole canzoni da scordare Vuole parole da buttare via Vuole una faccia da osannare Da crocifiggere e insultare Per qualche mese di discografia Vuoi un amore da una botta e via Ho preso un treno che non so dove va Ci son salito un po' per la delusione, un po' per ingenuità Stampato in faccia il sorriso peggiore Ed in tasca una mezza canzone d'amore E negli occhi la solita vecchia occasione Da perdere e riderci su E ho preso un treno che non so dove va Ci son salito un po' per la frustazione, un po' per necessità Che mi sembrava di correre in tondo Restarmene fermo da un'eternità Da troppo tempo le stesse parole, lo stesso sapore La stessa occasione da perdere e poi riderci su Forse è meglio riconoscerlo, ma sì, è così, hanno ragione tutti Non è il momento, questo, per parlare chiaro, per la verità Tanto a che serve una canzone in mezzo a questo coro di banalità Nella migliore delle ipotesi la ascolterai cambiando canale, su una pubblicità Che tanto è musica leggera Leggera come una bugia Vuole canzoni da scordare Vuole parole da buttare via Vuole una faccia da osannare Da crocifiggere e insultare Per qualche mese di discografia Vuole un amore da una botta e via E questa è musica leggera Leggera come una bugia Un ritornello da cantare E una nazione da buttare via Altroché "La Donna Cannone" Altroché la rivoluzione Altroché musica, altroché poesia Altroché patria, altroché casa mia