Lyrics

Milano è la mia piccola grande mela Ma quando giunsi io in tanti si facevano una pera La porta dell'ingresso era sbarrata Ma non un solo giro, bensì doppia mandata Fredda, incredibile, muta in un silenzio assordante Mi accolse come un'ombra, come uno zombie tremante Arrivai che non ero nessuno e nessuno sapeva Quali fossero i sogni sognati da un'anima nera Fu allora che presi il coraggio per mano e il sentiero Divenne non dico in discesa, ma un poco più vero Divenne non dico in discesa, ma un poco più vero Un poco più vero Un poco più Perché in questo posto non c'entra se parli o se menti Né quanto tu indossi una maschera che rappresenti La tua identità costruita sul filo di piombo Sul quale tu danzi inflessibile, guardando quel fondo Che poco ti piace Che stimola la tua paura Di un mondo che ha frantumato la propria cultura E se oggi Milano si tocca quel cuore che ha in mano Si scopre i polsini bagnati di sangue fluente Quel sangue che è linfa, che è vita che scorre veloce Capace di vincere un virus, alimentare una voce Rombante di tuono, di schioppo che s'alza, che tedia Su tutti quei cuori che in mano hanno ancora una sveglia Cuore Milano sveglia Cuore Milano sveglia Cuore Milano sveglia Cuore Milano sveglia Cuore Milano sveglia Cuore Milano sveglia Cuore Milano sveglia Cuore Milano sveglia Cuore Milano sveglia Cuore Milano sveglia Cuore Milano sveglia
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